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MESCOLATORI CHIUSI e APERTI

Nell'industria della gomma, viene detta mescola il prodotto ottenuto dall'unione dell'elastometo (propriamente detta gomma) con i vari agenti chimici destinati a stabilizzarla, colorarla e a conferirle le proprieta' merceologiche desiderate, le cosidette "cariche".

Vanno inoltre aggiunti gli ingredienti necessari alla vulcanizzazione della mescola, il processo irreversibile che conferisce alla gomma le proprietà tipiche che la caratterizzano a partire dall'elasticità.

La mescolazione è la fase di lavorazione per la quale devono passare i manufatti in gomma sia essa naturale che sintetica.

Si passa da una prima mescolazione che ammorbidisce l'elastometro e lo amalgama agli altri componenti in camera chiusa e con rotori compenetranti (mescolo chiuso), ad una mescolazione di affinazione in due rotori lisci, aperti e rotanti in senzo opposto (mescolo aperto), in cui si conferisce alla mescola la forma più adatta alle lavorazione successive.

I macchinari preposti a questo scopo, sono caratterizati da avere potenze installate notevoli da 100-500 kW e tutta concentarta in un unico motore.

L'estrazione elettromeccanica dell'azienda gioca a nostro favore. Nel corso della nostra attività abbiamo avuto  modo di realizzare quadri per il comando di mescoli chiusi ed aperti equipaggiati sia con motori asincroni che con motori in corrente continua e potenza da 550 kW.

Evidenziamo che fino a qualche anno fa il motore in CC era l'unico che consentiva un avviamento controllato ed una regolazione del numero di giri per le potenze in gioco per questo tipo di macchinari.

Le tecnologie attuali mettono a disposizione soft-start ed inverter in grado di comandare motori asincroni di tale grandezza.

Siamo in grado di offrire quadri di comando che riprandono le caratteristiche di progetto di mescolatori ma anche di apportare ammodernamenti che conferiscono un miglioramento qualitativo e produttivo al mescolatore.

La possibilità di variare il numero di giri di un  mescolatore chiuso, permette ad esempio di aumentarne i giri dopo un tempo in cui la malgama è arrivata a compimento, dando il vantaggio di ridurre il tempo totale di mescolazione e quindi anche il consumo energetico.

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